giovedì, dicembre 20, 2007

Nel vuoto.



Siamo nel periodo più "vuoto" dell'anno, più dematerializzato, più freddo più buio, più Yin. La nostra realtà si è disfatta, decomposta, ha perso consistenza. Così i nostri corpi, che cerchiamo di proteggere e mantenere insieme coprendoli con indumenti pesanti e sciarpe, con i riscaldamenti accesi. Siamo entrati nell'immanifesto, nell'inespresso. Andiamo a riscoprire l'essenza sottile delle cose, l'invisibile, il nulla, la morte. Fra Ognissanti e Natale navighiamo in un buio fangoso e gelato, nella fame e nella privazione. Quando tutto finisce, però, è allora che ritroviamo il valore, ciò che conta, il nucleo principale delle cose, il loro significato. E' quanto sta accadendo adesso, proprio domani, al solstizio d'Inverno. Ritroviamo l'essenza Yang delle cose, la luce e il calore, e tutto rinasce. L'energia e lo spirito ritornano a vivificare la materia, ad immergersi in essa. La morte è superata, sconfitta, perchè un nucleo di vita, di futura vita manifesta, è tornato ed ha attecchito proprio nel centro della terra desolata e fredda. Per questo ci incontriamo a festeggiare, per questo mangiamo tanto, per nutrire, per crescere, per celebrare.

giovedì, gennaio 25, 2007

Le Dodici Stelle - lo "Stomaco 36".




Esiste in agopuntura un gruppo di punti noti come le "Dodici Stelle". Tale appellativo fu attribuito da un medico cinese del XII secolo di nome Ma Dan-yang ad alcuni punti che, sinegicamente o da soli, avevano un ampio e profondo valore terapeutico. In effetti ancora oggi essi sono considerati molto importanti e utili per curare moltissime malattie. Vorrei qui soffermarmi su uno di essi in particolare, il trentaseiesimo punto del meridiano dello stomaco. Il nome cinese - Zusanli - indica in primo luogo la localizzazione, cioè l'arto inferiore (Zu); la seconda parte del nome (San-li) può essere tradotta come "tre li", cioè tre "misure", essendo il "li" cinese una unità di misura della distanza. Di questo appellativo vengono date diverse interpretazioni: qualcuno pensa ad un riferimento ai "Tre Bollitori" dell'organismo (alto, medio, basso: un concetto della medicina tradizionale su cui ora non mi soffermo), qualcun altro crede che l'uso di questo punto potesse mettere in grado le staffette cinesi che recapitavano dispacci di correre più a lungo e più lontano di "tre distanze" o "tre valli", altri osservano che l'ideogramma "li" ha la stessa pronuncia di un altro che significa anche "rettificare, regolare" e, quindi, credono che ci sia un riferimento a questo tipo di azione. In ogni modo la tradizione medica cinese riconosce al punto Zusanli - Stomaco 36 le seguenti virtù terapeutiche:
- nutrire la Milza-Pancreas e lo Stomaco (il "Laboratorio delle Trasformazioni")
- tonificare il Sangue
- tonificare le Energie Ancestrale, Nutritiva e Difensiva e il Qi in genere
- disperdere le Energie Patogene (Caldo, Freddo, Umido, Secco, Vento)
- rimuovere le stasi dai canali energetici
L'uso di questo punto può sembrare una specie di panacea - e in un certo senso lo è. L'idea di base, comunque, credo sia questa: la funzione "Stomaco" è centrale per il benessere di tutto l'organismo, proprio perché legata all'alimentazione e in particolar modo alla "trasmutazione" del cibo per renderlo assimilabile. Una regolazione dello Stomaco rappresenta, dunque, la base per la vita e per la sopravvivenza: proprio da qui viene la salute. Dobbiamo anche tenere presente il fatto che per la medicina estremo-orientale le funzioni e gli organi tendono ad assumere connotazioni e valenze più ampie di quelle legate alla sola struttura fisica: trasformazione, trasmutazione, assimilazione possono, quindi, indicare funzionalità più generiche e vaste, correlate all'interezza del corpo e della mente e non soltanto ad una loro parte o ad una sezione dell'intero. Il punto n. 36, poi, corrisponde nella classificazione cinese all'elemento "Terra" che significa simbolicamente - appunto - regola, equilibrio, controllo, acquisizione e assimilazione. Da qui, mi sembra, sono ricavabili tutte le indicazioni terapeutiche di cui ho citato soltanto le principali e alle quali se ne aggiungono molte altre tutte collegate ai significati anzidetti. Altra notazione interessante: Zusanli è chiamato anche Xiaqihai, cioè il "mare dell'energia" (qihai) "posto in basso" (xia) - dove quello posto "in alto" è un punto localizzato sotto l'ombelico (Vaso Concezione n. 6) e identificato come la riserva primaria del Qi nel corpo. I due punti, evidentemente, sono in relazione e sinergici.