giovedì, dicembre 20, 2007

Nel vuoto.



Siamo nel periodo più "vuoto" dell'anno, più dematerializzato, più freddo più buio, più Yin. La nostra realtà si è disfatta, decomposta, ha perso consistenza. Così i nostri corpi, che cerchiamo di proteggere e mantenere insieme coprendoli con indumenti pesanti e sciarpe, con i riscaldamenti accesi. Siamo entrati nell'immanifesto, nell'inespresso. Andiamo a riscoprire l'essenza sottile delle cose, l'invisibile, il nulla, la morte. Fra Ognissanti e Natale navighiamo in un buio fangoso e gelato, nella fame e nella privazione. Quando tutto finisce, però, è allora che ritroviamo il valore, ciò che conta, il nucleo principale delle cose, il loro significato. E' quanto sta accadendo adesso, proprio domani, al solstizio d'Inverno. Ritroviamo l'essenza Yang delle cose, la luce e il calore, e tutto rinasce. L'energia e lo spirito ritornano a vivificare la materia, ad immergersi in essa. La morte è superata, sconfitta, perchè un nucleo di vita, di futura vita manifesta, è tornato ed ha attecchito proprio nel centro della terra desolata e fredda. Per questo ci incontriamo a festeggiare, per questo mangiamo tanto, per nutrire, per crescere, per celebrare.