lunedì, dicembre 01, 2008

Vino


Secondo la Macrobiotica il vino va classificato come alimento yin. Questo perché produce ebbrezza e, progressivamente, torpore - fino ad arrivare alle note patologie a carico del fegato: tutte cose che rientrano effettivamente nella categoria dello Yin. Tuttavia, pur riconoscendo come valide queste osservazioni, credo che non si possano dimenticare gli effetti tonici e riscaldanti del vino - quindi classificabili nella categoria dello Yang - effetti per i quali è stato già usato nell'antichità come medicina o come veicolo per altri medicamenti apportatori di "calor". Naturalmente è tutta una questione di quantità: ogni eccesso tende a mutarsi nel suo opposto. Se una moderata quantità di questa bevanda può produrre nell'organismo risultati yang, una quantità più elevata genera velocemente l'opposto - e più spesso in senso negativo, distruttivo. Il vino condensa in sé le qualità del sole (yang) e della terra (yin) ed è portatore di connessioni simboliche che da sempre gli sono state riconosciute con il sangue, la vita, l'amore, l'essenza, la verità. Sembra che la parola "vino" (vinum, oinos, wine, wein, vin, vinho) abbia una radice etimologica sanscrita comune con "Venus", la dea Venere - con tutto ciò che ne consegue! Normalmente viene classificato in base al colore, come rosso o bianco. Il primo, corposo, del colore del sangue, con effetti maggiormente riscaldanti, è più yang. Il secondo, associabile con l'essenza, i succhi vitali, leggero nel sapore, è più yin.

giovedì, settembre 11, 2008

Morbo di Alzheimer



Pare che questa malattia di Alzheimer sia oggi fra le più comuni manifestazioni di declino senile e di demenza. La causa è attualmente sconosciuta, sebbene diversi fattori sono noti per essere implicati nel suo sviluppo: per esempio l'insufficienza dei neurotrasmettitori (acetilcolina, somatostatina, eccetera) indispensabili alle comunicazioni tra neuroni, oppure fattori ambientali quali l'esposizione a sostanze pericolose per la salute o, ancora, infezioni che colpiscono il cervello o il midollo spinale. Sono anche stati riconosciuti elementi genetici che potrebbero essere causa di trasmissione ereditaria della predisposizione alla malattia, ma nulla di tutto ciò sembra chiarire veramente il meccanismo della sua insorgenza. Possiamo, però, notare come nella nostra epoca ipercerebrale e incentrata sulla comunicazione e sull'informatica, il cervello umano contrae una malattia che sembra proprio un attacco diretto all'attuale modo di vivere.
Per ciò che riguarda la medicina cinese e la dialettica Yin-Yang il morbo di Alzheimer non può che essere Yin: la graduale perdita di funzioni, di coordinamento, di attività ne sono un chiaro segno. In particolare, dal punto di vista eziologico, l'organo cuore - secondo il punto di vista cinese - può essere all'origine dello squilibrio: infatti esso è la sede dello Shen, dello "spirito", cioè della mente, del linguaggio e delle facoltà intellettive. Anche i reni possono essere implicati, essendo la sede della "volontà" - e quindi anche della memoria e della coordinazione spazio-temporale del comportamento. Poiché l'approccio della medicina orientale ha delle caratteristiche che noi definiremmo "psicosomatiche", le cause fondamentali per il prodursi delle malattie vengono innanzitutto ricercate nello stile di vita, nell'alimentazione e nella visione delle cose. L'oscuramento dello Shen del cuore può ascriversi caratterialmente all'eccesso di preoccupazioni, di "pensieri", protratto magari per anni, fino al danneggiamento dello spirito e dell'intelletto. Un corretto sistema di vita e il giusto modo per affontare i problemi esistenziali è stato elaborato dall'Oriente nelle tecniche di meditazione, nella cosiddetta "apertura della coscienza", considerata la prima e la più alta forma di medicina. L'insufficienza dell'essenza dei reni può invece prodursi per eccessi comportamentali come super-lavoro, scarsa attenzione alla salute fisica, eccessi sessuali, tutto ciò protratto al punto da esaurire il "mare del midollo", cioè i reni, sede delle energie genetiche e ancestrali. Tale esaurimento, oltre ad incidere sulla memoria e sulla capacità decisionale, può essere preceduto o accompagnato da prematura perdita dei capelli o deterioramento della dentatura, incontinenza e altro. Nelle demenze senili possono accompagnarsi allo squilibrio del cuore e dei reni anche altre manifestazioni tipicamente osservate e codificate nella medicina cinese, come stagnazione del sangue e accumulo di flegma torbido, specificità comprensibili soltanto con una conoscenza approfondita di questo tipo di approccio diagnostico e terapeutico.
In sintesi, però, riguardo al concetto generale di Alzheimer, di arteriosclerosi e demenza senile rimane sempre illuminante l'insegnamento che il medico Qi Bo da all'Imperatore Giallo nel primo capitolo del Nei Jing (il classico di medicina interna) : "Gli uomini dell’alta antichità erano osservanti della "Via" (Dao). Si regolavano sullo Yin/Yang e raggiungevano l’armonia con la divinazione e i numeri. Bevevano e mangiavano con misura, lavoravano e si riposavano con regolarità, non si estenuavano in attività sconsiderate potendo così mantenere l’unione del corpo e degli spiriti, arrivavano alla fine dell’età naturale e centenari se ne andavano. Per gli uomini di oggi niente di tutto ciò! Dell’alcool fanno uso smodato, della cattiva condotta la loro norma: entrano completamente ubriachi nella camera da letto, lasciano che le passioni prosciughino le loro essenze e la dissolutezza dilapidi la loro natura autentica, incapaci di mantenere la pienezza dirigono i loro spiriti a sproposito, con l’affaccendamento eccitano il loro cuore andando contro la gioia di vivere, senza moderazione si attivano o si riposano e così a metà strada dei cento anni declinano."
E' un testo molto antico ma di sorprendente attualità, no?

mercoledì, gennaio 30, 2008

Macrobiotica


Ho studiato e praticato la Macrobiotica in passato, ma attualmente non aderisco a questa scuola dietetica. La ragione è che ritengo sia troppo restrittiva, sebbene possa occasionalmente essere molto utile per un periodo limitato, come terapia. A dire il vero, nei pochi anni in cui l'ho praticata, ne ho avuto un'esperienza positiva, salutare. Però oggi mi sono convinto che è migliore una dieta più varia e... rilassata (anche se sono vegetariano da 33 anni!). Ad ogni modo sono parecchio interessato all'approccio Yin-Yang alla dietetica e alla terapia in genere. lo Yin-Yang è una buona guida, una bussola, un modo di orientarsi e di capire, ma è altrettanto importante non essere troppo rigidi o schematici e prestare attenzione ai bisogni individuali. Apprezzo molto l'approccio flessibile e di larghe vedute della Medicina Tradizionale Cinese, che considera ogni sostanza e ogni cibo come potenziale medicina se usato nel giusto modo.

La Macrobiotica, rispetto alla Medicina Tradizionale, utilizza Yin-Yang in un modo che risulta strano a chi è già esperto del punto di vista cinese: per esempio normalmente lo Yin viene considerato come contrazione e lo Yang come espansione; ebbene la Macrobiotica insegna esattamente il contrario: Yin = espansione, Yang = contrazione. La ragione di ciò, dicono, sta nel fatto che la M.T.C. si concentra sull'aspetto energetico (movimento, attività-passività), mentre la Macrobiotica focalizza sull'aspetto fisico-materico (consistenza, durezza-morbidezza). Il rischio, naturalmente, è la confusione, però non credo che la visione macrobiotica sia sbagliata, perchè penso che Yin-Yang siano termini relativi e in costante cambiamento, anche dal punto di vista concettuale! D'altra parte anche nell'antichissimo testo filosofico-divinatorio dell'Yi Jing (I Ching), le linee che compongono gli esagrammi sono spezzate (Yin) o intere (Yang): le prime sono prive di coesione e sono dette morbide; le seconde sono coese e sono dette solide. Qualsiasi cosa sia privo di forza coesiva è, secondo il punto di vista fisico-strutturale, in espansione, dispersione e rilassamento, come i tessuti corporei quando ritengono i liquidi - e ciò e Yin! Al contrario, quello che ha forza coesiva ed è compatto è simile ad un muscolo in contrazione - ed è indubitabilmente Yang!

Per questi motivi, alimentarmente, la Macrobiotica giudica la frutta come estremamente Yin (ricca d'acqua, espansa, poco sostanziale) e la carne come estremamente Yang (solida, densa, forte). Preferisce così evitare i cibi estremi e utilizzare in prevalenza alimenti più equilibrati come i cereali e e le verdure. Esistono, comunque, distinzioni anche all'interno di ogni categoria alimentare. Per esempio fra le frutta la mela e la fragola sono più Yang, il melone e l'anguria sono più Yin. Riguardo alla carne il maiale e il manzo sono più Yin, mentre l'agnello, il salmone, le aringhe sono più Yang.

Risultano importanti anche i procedimenti di cottura: la bollitura in acqua è più Yin. La cottura alla griglia è Yang. Non cuocere lasciando i cibi crudi è più Yin...

Latte e derivati.


Circa il latte, i latticini e i formaggi la Medicina Tradizionale Cinese ritiene che essi nutrano il Qi e il Sangue, specialmente per ciò che riguarda il cuore, i polmoni e lo stomaco. Secondo la Macrobiotica (derivazione giapponese moderna di questa disciplina, soprattutto per ciò che riguarda la dietetica) invece il latte andrebbe addirittura evitato, essendo soltanto adatto agli organismi in crescita, agli infanti, e non agli adulti! Sempre nell'opinione macrobiotica il formaggio stagionato è più Yang, mentre quello fresco è più Yin. La controindicazione di questi alimenti per la Medicina Cinese starebbe nel fatto che essi producono "umidità" (un concetto tipico di questa scienza): un eccesso di questo fattore va a detrimento della salute, specialmente nella nostra alimentazione attuale, così sovrabbondante e talvolta ricca di grassi. In altre parole latte e derivati risulterebbero produrre effetti troppo Yin (mancanza di energia, gonfiori, allergie, obesità, eccetera). Tuttavia dipende dai bisogni e dalle situazioni individuali, non si può generalizzare troppo. Per esempio nella pratica dello Yoga, particolarmente quando si insiste molto sugli esercizi di respirazione (Pranayama), si dice che bisogna bere latte e mangiare latticini perché producono "muco", necessario ad aiutare e proteggere i polmoni...

venerdì, gennaio 18, 2008

Sta tornando.


Lo yang sta tornando. Tutti quanti, penso, avvertiamo già nell'aria l'avvicinarsi della stagione chiara: qualcosa di lieve e luminoso nell'aria, un senso di risveglio. E' quanto accade a partire dal solstizio d'inverno: lo yang che, apparentemente, era stato eliminato dalle forze yin, l'oscurità, il freddo, la pioggia, ritorna a manifestarsi. Nella tradizione cinese, però, il risveglio effettivo di questa forza, l'inizio della sua manifestazione - il momento in cui la percezione di essa diventa veramente palese, si pone in una data prossima al 5 febbraio, in dipendenza anche del ciclo lunare. Secondo il computo dell'estremo oriente nel 2008 sarà il 7 febbraio a rappresentare il primo giorno di primavera e il capodanno. C'è da dire che il periodo fra il solstizio d'inverno e il primo giorno dell'anno cinese è un momento di riposo, di stasi, in cui in cui lo yang appena rinato va custodito, coltivato, non va affaticato, non bisogna utilizzarlo o sprecarlo - bensì aiutarlo a crescere. Esistono una serie di pratiche nel Qigong e nell'alchimia taoista adatte a questo, ma in sostanza, per riportare il concetto ai nostri giorni e alla nostra civiltà, direi che in questo momento dell'anno sono essenziali il riposo, un esercizio fisico e respiratorio moderato, una certa attività immaginativa e progettuale per il nuovo anno, ponendosi e coltivando - per ora a livello soltanto embrionale, senza sforzi - degli obiettivi che possano rinnovare in noi la speranza e la forza vitale.