mercoledì, gennaio 30, 2008

Macrobiotica


Ho studiato e praticato la Macrobiotica in passato, ma attualmente non aderisco a questa scuola dietetica. La ragione è che ritengo sia troppo restrittiva, sebbene possa occasionalmente essere molto utile per un periodo limitato, come terapia. A dire il vero, nei pochi anni in cui l'ho praticata, ne ho avuto un'esperienza positiva, salutare. Però oggi mi sono convinto che è migliore una dieta più varia e... rilassata (anche se sono vegetariano da 33 anni!). Ad ogni modo sono parecchio interessato all'approccio Yin-Yang alla dietetica e alla terapia in genere. lo Yin-Yang è una buona guida, una bussola, un modo di orientarsi e di capire, ma è altrettanto importante non essere troppo rigidi o schematici e prestare attenzione ai bisogni individuali. Apprezzo molto l'approccio flessibile e di larghe vedute della Medicina Tradizionale Cinese, che considera ogni sostanza e ogni cibo come potenziale medicina se usato nel giusto modo.

La Macrobiotica, rispetto alla Medicina Tradizionale, utilizza Yin-Yang in un modo che risulta strano a chi è già esperto del punto di vista cinese: per esempio normalmente lo Yin viene considerato come contrazione e lo Yang come espansione; ebbene la Macrobiotica insegna esattamente il contrario: Yin = espansione, Yang = contrazione. La ragione di ciò, dicono, sta nel fatto che la M.T.C. si concentra sull'aspetto energetico (movimento, attività-passività), mentre la Macrobiotica focalizza sull'aspetto fisico-materico (consistenza, durezza-morbidezza). Il rischio, naturalmente, è la confusione, però non credo che la visione macrobiotica sia sbagliata, perchè penso che Yin-Yang siano termini relativi e in costante cambiamento, anche dal punto di vista concettuale! D'altra parte anche nell'antichissimo testo filosofico-divinatorio dell'Yi Jing (I Ching), le linee che compongono gli esagrammi sono spezzate (Yin) o intere (Yang): le prime sono prive di coesione e sono dette morbide; le seconde sono coese e sono dette solide. Qualsiasi cosa sia privo di forza coesiva è, secondo il punto di vista fisico-strutturale, in espansione, dispersione e rilassamento, come i tessuti corporei quando ritengono i liquidi - e ciò e Yin! Al contrario, quello che ha forza coesiva ed è compatto è simile ad un muscolo in contrazione - ed è indubitabilmente Yang!

Per questi motivi, alimentarmente, la Macrobiotica giudica la frutta come estremamente Yin (ricca d'acqua, espansa, poco sostanziale) e la carne come estremamente Yang (solida, densa, forte). Preferisce così evitare i cibi estremi e utilizzare in prevalenza alimenti più equilibrati come i cereali e e le verdure. Esistono, comunque, distinzioni anche all'interno di ogni categoria alimentare. Per esempio fra le frutta la mela e la fragola sono più Yang, il melone e l'anguria sono più Yin. Riguardo alla carne il maiale e il manzo sono più Yin, mentre l'agnello, il salmone, le aringhe sono più Yang.

Risultano importanti anche i procedimenti di cottura: la bollitura in acqua è più Yin. La cottura alla griglia è Yang. Non cuocere lasciando i cibi crudi è più Yin...

Latte e derivati.


Circa il latte, i latticini e i formaggi la Medicina Tradizionale Cinese ritiene che essi nutrano il Qi e il Sangue, specialmente per ciò che riguarda il cuore, i polmoni e lo stomaco. Secondo la Macrobiotica (derivazione giapponese moderna di questa disciplina, soprattutto per ciò che riguarda la dietetica) invece il latte andrebbe addirittura evitato, essendo soltanto adatto agli organismi in crescita, agli infanti, e non agli adulti! Sempre nell'opinione macrobiotica il formaggio stagionato è più Yang, mentre quello fresco è più Yin. La controindicazione di questi alimenti per la Medicina Cinese starebbe nel fatto che essi producono "umidità" (un concetto tipico di questa scienza): un eccesso di questo fattore va a detrimento della salute, specialmente nella nostra alimentazione attuale, così sovrabbondante e talvolta ricca di grassi. In altre parole latte e derivati risulterebbero produrre effetti troppo Yin (mancanza di energia, gonfiori, allergie, obesità, eccetera). Tuttavia dipende dai bisogni e dalle situazioni individuali, non si può generalizzare troppo. Per esempio nella pratica dello Yoga, particolarmente quando si insiste molto sugli esercizi di respirazione (Pranayama), si dice che bisogna bere latte e mangiare latticini perché producono "muco", necessario ad aiutare e proteggere i polmoni...

venerdì, gennaio 18, 2008

Sta tornando.


Lo yang sta tornando. Tutti quanti, penso, avvertiamo già nell'aria l'avvicinarsi della stagione chiara: qualcosa di lieve e luminoso nell'aria, un senso di risveglio. E' quanto accade a partire dal solstizio d'inverno: lo yang che, apparentemente, era stato eliminato dalle forze yin, l'oscurità, il freddo, la pioggia, ritorna a manifestarsi. Nella tradizione cinese, però, il risveglio effettivo di questa forza, l'inizio della sua manifestazione - il momento in cui la percezione di essa diventa veramente palese, si pone in una data prossima al 5 febbraio, in dipendenza anche del ciclo lunare. Secondo il computo dell'estremo oriente nel 2008 sarà il 7 febbraio a rappresentare il primo giorno di primavera e il capodanno. C'è da dire che il periodo fra il solstizio d'inverno e il primo giorno dell'anno cinese è un momento di riposo, di stasi, in cui in cui lo yang appena rinato va custodito, coltivato, non va affaticato, non bisogna utilizzarlo o sprecarlo - bensì aiutarlo a crescere. Esistono una serie di pratiche nel Qigong e nell'alchimia taoista adatte a questo, ma in sostanza, per riportare il concetto ai nostri giorni e alla nostra civiltà, direi che in questo momento dell'anno sono essenziali il riposo, un esercizio fisico e respiratorio moderato, una certa attività immaginativa e progettuale per il nuovo anno, ponendosi e coltivando - per ora a livello soltanto embrionale, senza sforzi - degli obiettivi che possano rinnovare in noi la speranza e la forza vitale.