giovedì, novembre 24, 2005

Grande Muraglia.


Una volta lessi un interessante giudizio sulla civiltà cinese, riguardante la sua capacità di introiettare le culture straniere integrandole e trasformandole. Si diceva - a titolo esemplificativo - che la Grande Muraglia non aveva mai avuto storicamente, all'opposto di quanto comunemente si pensa, la funzione di impedire agli invasori mongoli di penetrare in Cina, tutt'altro: era invece facilmente valicabile e, essendo troppo lunga, non era concretamente difendibile per tutta la sua straordinaria estensione. Però una funzione l'aveva lo stesso, importantissima: quella di creare una separazione simbolica, un confine al di fuori del quale c'erano i non-cinesi e all'interno la Cina Imperiale. Quando i mongoli riuscivano a penetrare nel territorio raggiungendo e conquistando la capitale, accadeva che nell'arco di una sola generazione finissero con l'assumere nome cinese, lingua cinese e cultura cinese, cioè venivano perfettamente integrati, mentre la Cina rimaneva sé stessa a dispetto degli invasori! Anche oggi, forse, sta accadendo qualcosa di analogo: la Cina sta accogliendo l'economia di mercato e la mentalità dell'occidente, anche la medicina scientifica occidentale, pur conservando la propria identità 'comunista' (odierna Grande Muraglia politica?) e recuperando la propria tradizione millenaria. Cosa succederà? Cosa diverrano in Cina gli 'invasori' venuti dall'Occidente? Chissà, forse la flessibilità di una grande antichissima cultura può, se non altro, far fruttificare i semi di un occidente che oggi ha perso gran parte del suo potenziale propulsivo e della sua idealità, restituendoli come giovani piante di qualcosa di nuovo...

1 commento:

Carlo Alberto ha detto...

Ciao, molto interessante il tuo blog. Complimenti